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Implantologia

 

Tecnica chirurgica che consente la sostituzione di denti mancanti e/o la creazione di pilastri implantari nelle riabilitazioni protesiche ad arcata completa (protesi sovrapposte, Toronto bridge, All-on-four,…) mediante l’inserimento di viti endossee in titanio biocompatibili.

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Gli impianti, una volta inseriti nell’osso, possono essere caricati con l’elemento protesico dopo un tempo di attesa: convenzionalmente 3 mesi per l’arcata inferiore e 6 per la superiore. In alcuni casi (zona estetica, due o più impianti adiacenti in zona posteriore, valori di torque cioè forza di avvitamento molto elevati), gli impianti possono essere anche caricati immediatamente. Si esegue quindi un elemento provvisorio che verrà poi sostituito da quello definitivo a guarigione avvenuta (sia dei tessuti molli che dei tessuti duri).

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Impianti post-estrattivi: in casi selezionati è possibile eseguire un impianto subito dopo l’estrazione del dente. Anche in questo caso, il carico può essere immediato o differito.

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Implantologia flapless: in presenza di volumi ossei consistenti e tessuto cheratinizzato ben rappresentato, soprattutto in pazienti completamente edentuli, è possibile inserire gli impianti senza eseguire un’incisione chirurgica estesa e l’esposizione dell’osso sottostante. Si realizza invece un piccolo opercolo pari al diametro dell’impianto. Il carico può essere immediato o differito.

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All-on-four: presso il nostro studio si realizza la tecnica All-on-four con carico immediato. Questa tecnica è applicabile nel paziente completamente edentulo e consiste nell’inserimento di 4 impianti (due diritti e due angolati). La protesi viene avvitata sugli impianti non oltre le 24-48 ore. Si tratta di una protesi fissa provvisoria che il paziente sostituirà con la definitiva fissa dopo 6 mesi circa.

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Rigenerazione ossea: in situazioni di deficit ossei è possibile eseguire ricostruzioni tridimensionali della zona ossea destinata ad accogliere impianti. La tecnica rigenerativa può richiedere l’impiego di materiali ossei propri del paziente (autologhi) o di origine animale (eterologhi) o di sintesi. Il materiale utilizzato per la rigenerazione viene ricoperto con membrane in collagene o in DPTFE o griglie in titanio. Tutte le membrane richiedono di essere fissate al tessuto osseo sottostante mediante l’ausilio di microviti o chiodini in titanio. Le membrane in DPTFE e le griglie in titanio richiedono di essere poi rimosse. Dopo un opportuno tempo di attesa (12 mesi c.a), si possono inserire gli impianti. Questa tecnica può richiedere anche interventi aggiuntivi per modificare le caratteristiche del tessuto molle che ricopre le zone rigenerate. Per accelerare i processi di guarigione è possibile l’impiego di fattori di crescita derivati dal sangue del paziente.

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